Trovo inquietante questa cosa delle referenze. Faccio un esempio: io sono una persona (delle tante) che ha zero vita sociale.
Sono piuttosto bravo in un certo ambito nel quale ho cominciato a lavorare vendendo i miei elaborati online. (su un mercato internazionale) Al di là del fatto che ci si potrebbe domandare quanto abbia senso una situazione nella quale si lavori online su una piattaforma internazionale e si riscuota un certo notevole grado di soddisfazione da parte dei clienti, creando un profitto, quindi il lavoro che si fa evidentemente deve valere qualcosa. Forse qualcosina ,su tale ambito, si dovrebbe convenire con il fatto che la si sappia.
Ma ciò nonostante non si riesca ad ottenere un assunzione presso un azienda italiana. Secondo la logica dei feedback di linkedin in pratica io dovrei pedissequamente invitare ogni cliente, a fine lavoro, a mettermi il like su linkedin. Come una sorta di promoter di linkedin stesso? (logica che a linkedin chiaramente non può che piacer diffondere)
Ci mettiamo tutti quindi ad adottare quell'attimo imbarazzante che è d'uso anche fra gli influencer e il mondo youtube, di invitare tutti i nostri clienti a mettere il like e a "seguire". E senza il like.. non siamo niente?
E nel momento in cui io non lo faccio? Non ricevo referenze in quel dato social che è in voga in quel momento (poi domani chissà quale altro sarà). Ma il mio lavoro è qualitativamente diverso? No. E' sempre lo stesso.